“Eccolo il Simone del servizio civile! Ciao, come stai?”: fa molto piacere essere riconosciuti dai propri concittadini per qualcosa che si è fatto insieme a loro, per il bene comune. Proprio come succede a Simone Semenzato che ha svolto servizio civile per il Comune di Vedano Olona, il suo paese, ormai una decina di anni fa. E ancora adesso, a volte, gli capita di incontrare per strada qualche mamma che gli mostra le foto dei bambini con cui aveva svolto la sua attività da animatore nel dopo scuola.
In questi giorni va a maturazione, nel nostro territorio, la possibilità per due giovani dai 18 ai 29 anni di ripercorrere le orme di Simone e di altri come lui, grazie al bando promulgato dal Dipartimento delle Politiche giovanili e il Servizio civile universale e che ha permesso al Comune di Vedano Olona di rendere disponibili due posti nel servizio civile locale a distanza di tempo dall’ultima volta, complice anche la pandemia che ha congelato la nostra vita e quella delle amministrazioni locali.
Le parole di Simone, che adesso ha 27 anni e lavora come stampatore a Bulgaro Grasso, sono utili per rimettere un po’ la chiesa al centro del villaggio, cioè per testimoniare quali siano il senso e lo scopo di prestare servizio per una collettività da parte di un giovane a metà del cammino tra la scuola e il lavoro. Tra l’età dei sogni e quella della realtà.
“Me lo avevano consigliato per mettermi in gioco e come si dice per sporcarmi un po’ le mani, come si dice. Una primissima esperienza nel mondo del lavoro dopo la scuola che ho fatto come grafico pubblicitario, e devo dire un primo passo lavorativo in modo soft con quattro ore di impegno al giorno. Questo ha significato anche i primi soldi che mi sono guadagnato da solo, una cosa importante”.
Di cosa ti sei occupato durante il servizio civile a Vedano?
“Avevo già avuto esperienze come animatore negli oratori e durante i campi estivi e questo mi ha permesso di poter continuare in quel settore nel dopo scuola delle elementari, al centro giovani. Ho svolto le mie mansioni come supporto all’attività degli educatori”.
Come valuti la tua esperienza?
“E’ stato sicuramente un importante trampolino di lancio per il mondo dei grandi, diciamo così, credo possa anche essere molto di aiuto per i ragazzi che sono indecisi su quale strada prendere per il loro futuro. Mi sono trovato benissimo, con i bambini abbiamo fatto molte belle cose dal punto di vista dell’aggregazione e della socializzazione. Ricordo ancora con molto piacere gli operatori e gli educatori della cooperativa sociale Baobab”.
Svolgere il servizio civile nel tuo paese ha avuto qualche significato in più per te?
“Sicuramente un po’ di orgoglio, ci sono nato e cresciuto e fare qualcosa per questa collettività mi ha fatto anche sentire più parte di essa. Diciamo che ho messo anche io il mio mattoncino per Vedano”.
Un consiglio per i ragazzi che hanno la possibilità di fare la tua scelta?
“Gli direi sicuramente di buttarsi e di provare l’esperienza. Anche io, quando ho scelto di candidarmi per il servizio civile, non sapevo esattamente cosa avrei fatto e come sarei stato impiegato, ma mi interessava cogliere l’opportunità di fare una prima esperienza di lavoro e di provare a mettermi in gioco, guadagnando anche un po’ di soldi con le mie mani. Ancora adesso, a distanza di tempo, sono passati ormai dieci anni, credo sia stata senz’altro una scelta giusta. Sicuramente migliore, penso, di entrare a 19 anni in una fabbrica o in un posto dove lavori 12 ore al giorno e ti spremono senza sosta per pochi euro la settimana. E anche meglio di qualche stage parallelo o post scuola nel quale sei magari sfruttato allo stesso modo. E’ stato un impiego, ero inquadrato, ma è stato un avvio morbido col lavoro e mi ha permesso, ripeto, di chiarirmi le idee su tante cose. Più di così non avrei potuto chiedere”.
(Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Vedano Olona)