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Giorni di memoria, di democrazia e di libertà: un messaggio del sindaco Citterio ai vedanesi

04/05/2023

In questi giorni di festa e di significati importanti per la democrazia, per i diritti e per la Costituzione, tra il 25 Aprile e l’1 maggio, un intervento del sindaco Cristiano Citterio rivolto ai cittadini e alla comunità di Vedano Olona.

“Care concittadine, cari concittadini,
Sono trascorsi 78 anni dalla liberazione dell’Italia dall’oppressore nazifascista e sentiamo ancora
viva la necessità di celebrare insieme questa ricorrenza sapendo che in ogni parte della Repubblica
si ricorda questa data fortemente simbolica.
Non ripercorrerò le motivazioni che ci spingono a festeggiare insieme questo giorno, pur
così lontano, perché lo hanno già fatto egregiamente e con grande efficacia coloro che mi hanno
preceduto nei discorsi. È la Festa di tutto il Paese perché l’Italia che conosciamo è tale in quanto si
è riconosciuta nei valori antifascisti della Libertà, della Giustizia e della Fraternità che sono incisi
nella nostra Costituzione nata e scritta proprio da chi, sopravvissuto a quegli anni terribili, aveva
lottato per difenderli.
Abbiamo più volte ricordato in occasioni analoghe a questa, quanto sia fondamentale la memoria
storica e l’importanza di rinnovare gli insegnamenti dei Costituenti e delle Costituenti così come il
messaggio che Partigiani e Partigiane, con il loro sacrificio, ci hanno trasmesso, ma anche quello
non secondario di uomini e donne che hanno contrastato il Fascismo sul nascere. Permettetemi
di accennare a uno di questi di cui ricorre il centenario dalla sua morte e a cui è intitolata una
via non lontano da qui. Prenderò in prestito la sintesi ha recentemente firmata da Aldo Cazzullo
su un importante quotidiano.
Don Giovanni Minzoni è un patriota convinto e nella Prima guerra mondiale come tenente
cappellano è sul fronte nella battaglia del Solstizio, quando nel giugno 1918 i soldati italiani
respingono sul Piave l’ultimo attacco austriaco. È lì in prima fila a soccorrere i feriti e confortare i
morenti e per questo viene insignito della medaglia d’argento al valor militare, di cui andrà sempre
fiero. Da parroco si inventa il doposcuola, i circoli ricreativi, il teatro parrocchiale, la biblioteca
circolante, e fonda due sezioni dei boy scout. È un uomo buono, un sacerdote attivo nel sociale, un
mite. Proprio per questo i fascisti gli fanno orrore. La giunta socialista di Argenta dove è parroco è
costretta a dimettersi a suon di manganellate. Natale Gaiba, consigliere comunale, viene bandito
dal paese, ma rifiuta di andarsene e tenta di riorganizzare il partito. I fascisti lo catturano, lo
portano in campagna, lo massacrano a bastonate, lo finiscono con due colpi di pistola. Quando lo
viene a sapere, don Minzoni, furibondo, sbatte la porta della canonica, va a larghi passi verso il bar
della piazza dove si riuniscono i fascisti e grida: «Siete dei criminali! Dovrete render conto davanti a
Dio!». Lo aspettarono per strada, di notte, gli sfasciarono la testa a bastonate. Sul suo diario, nel
letto di morte fa ancora in tempo a scrivere queste parole: «A cuore aperto, con la preghiera che
mai si spegnerà sul mio labbro per i miei persecutori, attendo la bufera, la persecuzione, forse la
morte per il trionfo della causa di Cristo».
Tornando ai nostri giorni, sempre per ricordare l’importanza degli insegnamenti che ci può dare la
storia, il nostro Presidente Sergio Mattarella, dopo aver reso omaggio al Monumento del
Milite Ignoto all’Altare della Patria, si è recato a Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Boves. Culle della
Resistenza piemontese, queste città vennero liberate qualche giorno più tardi rispetto al 25 aprile
1945 e insignite di Medaglie d’Oro al Valor militare e civile per la lotta partigiana e il sacrificio di
vite umane e la distruzione di centinaia di abitazioni ad opera della rappresaglia.
Concludiamo ringraziando infinitamente tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa
significativa cerimonia: innanzitutto la sezione comunale dell’ANPI Basso-Sankara per il contributo
all’organizzazione, la Polizia Locale, il Gruppo comunale di Protezione Civile, la Parrocchia San
Maurizio, il Gruppo comunale “Silverio Beretti” dell’associazione nazionale Alpini, la filarmonica
Ponchielli e infine, ma non per ultima, la testimonianza dell’Istituto comprensivo Silvio Pellico per
essere sempre presenti a tutte le manifestazioni civiche con i loro insegnanti e genitori. Oltre al
sempre originale contributo, infatti, ci rendono orgogliosi di loro e fiduciosi nel futuro per il
messaggio di speranza insito nella loro giovane età.
Viva l’Italia, viva la Resistenza, viva la Repubblica”

Cristiano Citterio, sindaco di Vedano Olona

Ultima modifica: 4 Maggio 2023 alle 15:31
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