Sindaco Citterio, quali sono i ricordi più belli dell’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle?
“Senz’altro, l’occasione che ha coinvolto di più la nostra comunità dal punto di vista emotivo, è stato il saluto a Don Daniele e l’ingresso del nuovo parroco Don Gianluca. Entrambi gli eventi sono stati molto partecipati e hanno stimolato la presenza di molte persone, affezionate al primo e curiose di conoscere il suo sostituto il quale, peraltro, si è fatto voler bene da tutti fin da subito. Nelle celebrazioni, ricche di simboli e significati, la parrocchia San Maurizio mi ha assegnato un ruolo importante in rappresentanza della comunità e la ringrazio per questo.
Anche il consiglio comunale aperto del 10 giugno con l’intervento del Presidente dell’Associazione “Città per la Fraternità”, Stefano Cardinali, in occasione dell’intitolazione della nuova piazza Chiara Lubich, lo conservo nel cuore come un momento prezioso per tutti noi. Purtroppo tutti i giorni siamo sempre più concentrati su attività pratiche e si rischiano di perdere di vista i valori e le spinte ideali che invece ci fanno superare le difficoltà e riempire di significato le azioni quotidiane. Senz’altro la riflessione sulla Fraternità – tra le generazioni, tra le nazioni e, su scala più prossima a noi, tra colleghi di lavoro e vicini di casa, solo per citare alcuni esempi – ha lasciato un segno importante.
Ma ci sono stati anche altri eventi pubblici che hanno caratterizzato questo 2023. Per citarne alcuni: l’evento del marzo scorso Le vie in Rosa, l’intitolazione al femminile di 10 vie e, più recentemente, il convegno per i 10 anni del Controllo del Vicinato. Entrambe le iniziative sono state particolarmente significative e di interesse su più ampia scala: lo testimoniava la presenza di tante autorità, tra le quali il signor Prefetto di Varese, e ciò deve riempire la nostra comunità di orgoglio. Come ho appena ricordato in occasione dell’insediamento del nuovo Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, “non si è mai troppo piccoli per fare la differenza”: questo vale per i bambini che vanno ascoltati perché ci possono dare messaggi importanti come l’impellenza della lotta al cambiamento climatico, ma anche per il nostro piccolo comune che può fare cose indubbiamente rimarchevoli”.
Qual è stato l’intervento più impegnativo per la vostra amministrazione nel corso del 2023?
“Senz’altro la conclusione del nuovo modello organizzativo per la gestione delle manutenzioni comunali, il cosiddetto Facility Management: un percorso burocratico lungo quasi tre anni che consente di essere pronti ed efficienti nelle risposte ai cittadini e agli utenti i quali possono segnalare direttamente loro ottenendo un rapido riscontro. Un sistema che sta iniziando ad essere apprezzato da sempre più persone e che renderà il nostro comune più sicuro ed ordinato.
Tra le opere pubbliche più attese ci sarà la nuova piazza San Maurizio con un sagrato degno di questo nome in fregio alla chiesa parrocchiale e il nuovo Polo culturale nella rinnovata Villa Fara Forni, con la biblioteca al piano terra e tanti locali polifunzionali per tutte associazioni vedanesi”.
Che sfide attendono in futuro la comunità vedanese?
“Non dimentichiamoci del lavoro sommerso che svolgono quotidianamente i nostri Servizi sociali in risposta al crescente disagio di famiglie in difficoltà per tanti motivi, non solo economici. Preziosi i cospicui contributi del PNRR intercettati dall’Ufficio di Piano per progetti innovativi a vantaggio di anziani, famiglie e minori e che daranno i loro frutti nei prossimi mesi e anni. Provvidenziale per le famiglie il contributo comunale di 500€ per il contrasto al carovita: il successo del bando testimonia quanto bisogno di solidarietà ci sia. Lo Stato deve fare la sua parte, ma molto lo dobbiamo fare noi stessi intercettando i bisogni e donando al prossimo ciò di cui ha bisogno. Ne usciremo arricchiti anche noi perché “Donare fa sentire più felici noi e gli altri”. È questo l’augurio più bello che posso fare ai Vedanesi per il 2024”.