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“Guardare lontano”: nella Welfare Week uno spettacolo sui servizi sociali

12/04/2023

Nell’ambito della Welfare Week, in programma dal 15 al 22 aprile col coordinamento del Distretto di Tradate e dell’Ufficio di piano, a Vedano Olona sono in programma diversi eventi ed iniziative importanti in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Sociali e con l’Area Servizi alla Persona del Comune. Vedano infatti è uno degli otto comuni nei quali si svolge il ricco programma della Welfare Week 2023: gli altri sono Castelseprio, Castiglione Olona, Gornate Olona, Lonate Ceppino, Venegono Inferiore e Superiore, oltre naturalmente a Tradate che fa da ombelico per tutta la manifestazione.

Il primo appuntamento a Vedano è in cartellone domenica 16 aprile ad Arca del Seprio (Comune di Vedano Olona), nell’ambito di una serie di eventi intitolati “Le voci del villaggio” a partire dalle ore 15. Dopo “Noi cavalieri speciali”, dimostrazione ippoterapica a cura della Coop Arca del Seprio, e “Edera Bike”, gimkana a cura dell’Associazione Edera di Tradate, è in programma lo spettacolo teatrale “Guardare lontano” a cura di Michela Prando e in collaborazione col Comune di Vedano.

Una lettura scenica che ha un titolo significativo e, come spiega l’interprete, ha come tema il ruolo e la dimensione dei servizi sociali nella società contemporanea, al termine di un’evoluzione avviata nel 1946, all’atto di firmare la Costituzione italiana e porre le basi per lo stato sociale che è stato un pilastro della nostra democrazia.

““I servizi sociali accolgono le storie delle persone, le ascoltano per riparare e ricucire le crepe che ci rendono migliori” osserva Michela Prando che per realizzare lo spettacolo ha anche raccolto diverse interviste tra addetti ai lavori del sociale sul nostro territorio. E che cita l’arte giapponese del “kintsugi”, ossia letteralmente “riparare con l’oro”, come metafora di quello che i servizi sociali fanno quotidianamente con e tra le persone: “Ascoltano le loro storie per riparare e ricucire insieme a loro le loro ferite, e come nell’arte di ricomporre i cocci dei vasi con crepe riempite d’oro, non torni come prima, ma torni più bello”. Infatti l’antica arte giapponese insegna a non vergognarsi delle ferite, anzi a evidenziarle, impreziosirle e aumentare quindi il valore dell’oggetto.

Proprio come succede nella quotidianità di chi lavora nei servizi sociali per i quali però a volte, ricorda Michela Prando, c’è ancora oggi una non corretta percezione della loro dimensione e importanza, oltre a quelli che sono i loro compiti istituzionali legati anche all’ordine pubblico, alla prevenzione dei reati e all’accoglienza.

Lo spettacolo di Michela Prando ha come punto di riferimento, nell’ambito del suo svolgersi, il Convegno di Tremezzo del 1946, quando sulle rive del lago di Como un gruppo di studiosi, politici, esperti italiani e stranieri discussero di come costruire il Welfare e un’assistenza che potessero essere le basi della Repubblica italiana che stava muovendo i suoi primi passi. Tra di loro, anche Maria Comandini, una delle pionere del servizio sociale italiano insieme al marito Guido Calogero, figura di importanza basilare che nella lettura “Guardare lontano” viene raccontata e citata ampiamente. Proprio Maria Comandini, una delle animatrici del Convegno di Tremezzo, nella sua relazione scrisse  “l’assistenza sociale è una diversa forma di esercizio e di creazione della democrazia, cioè dell’attitudine degli uomini a risolvere da sé i propri problemi e a conquistare, in un’armonia collettiva, più larghe libertà di vita e migliori opportunità d’azione”.

“Con la creazione dei servizi sociali – osserva Michela Prando, alle prese in questi giorni con la preparazione dello spettacolo – si è data la possibilità di capire e migliorare la situazione delle persone, nell’ottica di una visione del benessere come bene comune, di tutti i cittadini. Per i quali la vera ricchezza sono le relazioni e la possibilità appunto di trasformare le crepe delle persone in opportunità e possibilità di miglioramento, come dimostra l’attività degli operatori sociali ai tempi nostri”.

(Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Vedano Olona)

 

Ultima modifica: 13 Aprile 2023 alle 15:54
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